
Il primo di una serie di romanzi che mescolano giallo, romanzo storico e un velo di romance per gli amanti delle ambientazioni vittoriane e dei personaggi ben costruiti.
Pinterest mi ispira spesso nuove letture. Le board con i consigli su libri a tema le trovo spesso utili, e questo romanzo – nella sue versione in lingua originale – veniva segnalato da una blogger come uno dei dieci romanzi che sarebbero stati perfetti per gli amanti delle atmosfere vittoriane e dei gialli. Eccomi qui: segnato subito.
Quando qualche mese fa Leggere Editore ha pubblicato il primo romanzo di questa serie di Deanna Raybourn mi sono ricordata immediatamente la copertina: l’avevo già vista ed era infilata fra i mille appunti nella cartella “libri da leggere” proprio di Pinterest. Ho aspettato con curiosità di poterlo leggere e, appena l’ho avuto fra le mani l’ho iniziato subito. Aspettative soddisfatte? Altroché.
Di cosa parla il libro
Quelli con protagonista la detective dilettante Veronica Speedwell, entomologa e viaggiatrice, è una serie che mescola abilmente tre generi: il romanzo a sfondo storico, il giallo classico e il romance. Va subito detto che la parte romantica in questo primo libro è davvero leggera, per nulla ingombrante, anzi, fa esattamente quello che deve fare: far frullare più veloci quelle quattro farfalle moribonde sopravvissute nello stomaco di una lettrice di gialli come me.
Al momento della serie è stato tradotto solo il primo titolo, ed ecco quelli successivi:
- A Perilous Undertaking (2017)
- A Treacherous Curse (2018)
- A Dangerous Collaboration (2019)
- A Murderous Relation (2020)
- An Unexpected Peril (2021)
- An Impossible Impostor (2022)
- A Sinister Revenge (2023)
- A Grave Robbery (2024)
Si può leggere il primo romanzo e non rimanere appesi ad aspettare il secondo? Sì, la storia si conclude, molti fili pendenti vengono riannodati (spero che la citazione dei fili venga apprezzata, i fan di Colombo mi capiranno) anche se rimane aperta la storia generale dei due protagonosti che, chiaramente, presagisce nuove avventure per Veronica e Stoker, il protagonista maschile.

La trama e i personaggi
È il 1887 e Londra è in fermento per i festeggiamenti del Giubileo d’Oro della regina Vittoria. Dopo la morte della zia, Veronica è finalmente pronta a riprendere i suoi viaggi per il mondo alla ricerca di nuovi spunti per i suoi studi sulle farfalle e le occasionali avventure romantiche.
Veronica però sventa il suo tentato rapimento grazie all’aiuto di un enigmatico barone tedesco, che le offre rifugio presso un suo amico fidatissimo, Stoker, uno studioso di Storia naturale che ha un carattere e una personalità piuttosto ruvide. Ma prima che il barone possa rivelare ciò che sa del complotto in atto contro Veronica, l’uomo viene assassinato. Ecco che Veronica e Stoker, ora completamente soli, si ritrovano in fuga da un aggressore misterioso e, fra circhi rutilanti, aggressioni, ricerca degli indizi, qualche litigio e un sacco di avventura e incontri, dovranno mettere al sicuro loro stessi scoprendo la verità.
Veronica e Stoker sono interessanti per molti versi, ma la cosa che più mi ha sorpresa è che per la prima volta in un libro di questo tipo – dove si preannunciava chiaramente l’elemento romance – non ho trovato una ragazzina fastidiosa, tignosa e con la gastrite (avete notato che spesso le protagoniste rosa hanno “nausea” e “bile allo stomaco”? Bah.) ma una giovane donna, senza dubbio un po’ arrogante, ma anche sicura di sé nei limiti in cui può esserlo una giovane di circa 20/25 anni. Il fatto che Veronica inoltre parli apertamente della sua “libertà” sessuale (in termini assolutamente non “piccanti”) è un tratto che ho apprezzato, dato che svela che non solo le donne in età vittoriana erano anche questo ma che potevano viaggiare e vivere fuori dai cliché (leggetevi le avventure vere di Nellie Bly, e vedrete. Anzi, adesso che ci penso credo proprio che Raybourn si sia ispirata a lei!).

E lui? Anche Stoker è un personaggio, e questo in questi romanzi non è un dato da dare per scontato. Spesso gli “uomini romance” sono solo idoli di perfezione estetica con brutti (o ottimi) caratteri, un velo di finto mistero senza profondità, molti muscoli e “zigomi che tagliano”. Stoker, anche se rientra nella categoria dei “belli-sporchi-scorbutici-studiosi“, ha una storia alle spalle e tratta Veronica in modo sensato. Non è un bonone senza scheletro narrativo, insomma.
Anche i personaggi secondari sono tutti credibili e interessanti, anzi, come spesso accade, molti di loro meriterebbero più spazio.
E il giallo?
La trama misteriosa c’è tutta e il centro del romanzo è rappresentato dalle peripezie avventurose che i due affronteranno per svelarlo. Non possiamo dire che siano indagini alla “golden age”, questo no, ma senza dubbio avventura, colpi di scena e indizi da mettere insieme non mancano. Il finale del libro è piuttosto inaspettato.
Quindi, com’è questo libro?
Non aspettatevi Conan Doyle o Dorothy Sayers, ma immergetevi in questa storia con la certezza che troverete un buon ritmo, una scrittura semplice ma non elementare, dei dialoghi decisamente buoni, atmosfere eccellenti (lo studio di Stoker e il tè che si bevono loro due lì io ancora me lo immagino vividamente) e un giallo che è più avventura con una nota romance perfettamente calibrata.
Aspetto il secondo, speriamo di non essere delusa.

