“Peter Wimsey e il cadavere sconosciuto” di Dorothy L. Sayers – Recensione

Un corpo ritrovato in una vasca da bagno, un uomo d’affari scomparso e parecchi misteri per la prima indagine del detective per “noia” Lord Peter Wimsey.

Forse Lord Peter era la proiezione dell’uomo dei sogni di Dorothy Leigh Sayers (1893-1957), o forse un mix fra quello che lei amava e quello detestava. In ogni caso Wimsey uomo colto, ricco, agiato e annoiato ma con un acume speciale, una passione per i delitti e una fragilità non troppo celata, è stato il suo personaggio letterario più famoso e anche se la scrittrice realizzò libri gialli che lo videro protagonista sono per guadagnare un po’ di soldi facili (come sono cambiati i tempi…), fu lui a segnare il suo successo e a consegnarla a noi come una della più famose scrittrici di gialli del mondo.

Chi era Dorothy?

La Sayers fu una donna molto colta nonostante fra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento le donne non fossero esattamente considerate esseri in grado di studiare ed essere altro che madri e mogli devote. Nonostante questo fu proprio lei una delle prime donne a conseguire la laurea (in letteratura medievale) e fu sempre lei a tradurre in inglese per la casa editrice Penguin, una parte della Divina Commedia di Dante (uno degli autori preferiti anche di Lord Peter Wimsey). Cattolica fervente e donna dalla vita amorosa travagliata, non riuscì mai ad ottenere l’amore e le attenzioni dell’unico uomo che amò davvero, il poeta di origini russe John Cournos, che tradì le sue aspettative e ingannò i sui sentimenti.

La Sayers con Erica il teschio-mascotte del Detection Club

I libri gialli per la Sayers furono per lei, lo dicevamo, un modo per guadagnare velocemente del denaro che la rendesse indipendente e la liberasse da uno stereotipo che non le stava a genio radicato nella cultura Vittoriana. Non solo pubblicò il suo primo libro, proprio “Peter Wimsey e il cadavere sconosciuto” nel 1923, ma divenne anche redattrice di un’agenzia pubblicitaria. Il tema della verità e quello della sua distorsione furono un argomento di riflessione costante per la Sayers che ne trattò anche nei suoi gialli. Questo è uno dei tratti distintivi delle opere di detection della Sayers: spesso il delitto è accompagnato da una vena romanzesca molto importante con l’obiettivo di trattare temi socialmente rilevanti o fondamentali per l’autrice stessa, come il ruolo della donna o la religione cattolica.

Adoro le circostanze trascurabili – esclamò Peter gongolando come un bambino – quante persone sono state impiccate proprio a causa delle circostanze trascurabili?

La serie dei romanzi con protagonista Lord Peter è composta da 12 titoli e da alcuni racconti brevi, non tutti tradotti in italiano e non tutti amati dalla critica. In “Dizionario del genere poliziesco” di Franco Fossati, la scheda dedicata alla Sayers non è tenera. L’autore le imputa un’eccessiva vena sofisticata ed intellettualistica ed in più alla Sayers “manca un’autentica passionalità espressiva, e quasi mai troviamo uno slancio entusiasmante, un tono realmente ispirato, un dialogo davvero sentito”. Eppure è innegabile che il suo successo come giallista fu grande, tanto che fu una delle protagoniste del famosissimo “Detection Club” fondato nel 1930 che riuniva alcuni dei più importanti e famosi giallisti dell’epoca d’oro come Agatha Christie,  Anthony Berkeley, Gladys Mitchell e John Dickson Carr. Con alcuni di loro la Sayers scrisse anche romanzi corali come “La strana morte dell’ammiraglio” e “Veleno: romanzo mosaico“.

La trama

Nella vasca da bagno di un azzimato architetto viene ritrovato il cadavere di un uomo di mezz’età che indossa solo un paio di occhialini pinz-nez dal bordo dorato. Come sia arrivato lì quel corpo e soprattutto chi sia è un mistero. Lord Peter Wimsey, giovane rampollo colto e annoiato ma dallo spirito attivo e curioso viene invitato dalla madre dell’architetto, sorda e attempata, a trovare una soluzione: sicuramente l’assassino non è il figlio della donna che nel frattempo è già stato arrestato dalla solita Scotland Yard. Nonostante debba lasciarsi sfuggire un’asta di libri antichi, la sua grande passione insieme al pianoforte, inviando al suo posto il fidatissimo maggiordomo Bunter (per per alcuni tratti ricorda l’Alfred di Batman), Lord Peter non si tira indietro e insieme all’ispettore e amico Parker inizia le indagini che non saranno per nulla facili dato che, nel frattempo, viene anche data la notizia della scomparsa di un noto uomo d’affari. I due casi sembrano paralleli eppure Wimsey riuscirà a ricostruire una trama che ricompone un puzzle intricato.

E’ proprio di questo che mi vergogno, tutto sommato – disse Lord Peter – Per me è un gioco, quando si comincia, e così vado avanti tutto giulivo e, quando mi accorgo che qualcuno sta per soffrirne, mi viene una gran voglia di tirarmi indietro e di battere in ritirata.

Com’è questo romanzo?

Questo esordio della Sayers nel mondo del giallo scricchiola in due punti: da una parte manca molto l’azione pura e dall’altra ci sono davvero moltissimi dialoghi e un sacco di riflessioni che rischiano (e a volte non solo) di far perdere il segno a chi legge. La storia non è per nulla brutta o banale, ma il colpevole salta fuori un po’ all’improvviso e senza creare un vero colpo di scena.
Quello che certamente rimane intatto, invece, è il fascino, anche se ancora acerbo, del protagonista che inizia a mostrare alcune “stratificazioni” psicologiche molto interessanti, fragilità nascoste, sfaccettature molto umane che lo rimandano, anche se da lontano, alla figura di Sherlock Holmes alla quale è legato per alcune chiare ispirazioni. Molto interessante anche la figura del maggiordomo, un uomo pieno di sorprese e che avrebbe meritato uno spin off a parte, e quella dell’ispettore Parker, uomo pratico, pieno di senso del dovere, eticamente ineccepibile e rassicurante come solo Watson sapeva essere, pur con tratti un pochino più rudi.
Le ambientazioni sono quelle del giallo classico che non deludono gli amanti del genere, fra carrozze e ville principesche.

Consigliato: sì ma per cultura generale sul giallo classico
Adatto agli sherlockiani: no
Da leggere più volte: no

Dorothy L. Sayers
Peter Wimsey e il cadavere sconosciuto
Mondadori
Fuori catalogo ma facilmente acquistabile usato in
varie edizioni ad ottimi prezzi.