La stanza di Sherlock

Dieci tazze da tè di Carter Dickson – Recensione

Uno dei romanzi più intricati di John Dickson Carr che dimostra cosa significano un’enigma della camera chiusa e una sfida al lettore.

Gli enigmi della camera chiusa erano la passione di John Dickson Carr, scrittore statunitense che scrisse moltissimi gialli seguendo questo “sistema”, compreso questo romanzo rompicapo del 1937, “Dieci tazze da tè”.

Gli enigmi della camera chiusa sono un sottogenere del giallo e prevedono uno o più omicidi che si svolgono in modo apparentemente impossibile in spazi completamente chiusi dai quali sembra impossibile entrare e uscire (esistono anche variazioni meno claustrofobiche con isole o zone innevate).
Carr era un vero esperto del tema e la trattazione teorica più famosa su questo genere si trova in uno dei suoi romanzi più celebri: “Le tre bare”.
In questi romanzi l’obiettivo non è solo scoprire chi è stato ad uccidere ma piuttosto come ci è riuscito. 

“Dieci tazze da tè” corre via come un matto: è rocambolesco nel ritmo (anche se i capitoli sono abbastanza lunghi), è una corsa sfrenata per cercare di capire come sia possibile che il giovane dandy Vance Keating sia stato ucciso con due colpi di pistola in una soffitta arredata con un grande tavolo apparecchiato con 10 tazze da té, proprio come era già accaduto anni prima per un delitto simile, e irrisolto. Nelle strette strade estive di una Londra soffocata da una canicola nebbiosa, Scotland Yard indaga affiancata dal personaggio principe del romanzo: Sir Henry Merrivale, burbera mente intuitiva capo del controspionaggio militare, medico e avvocato, modellato in parte su Winston Churchill. “Che Dio danni le mie mutande, Masters!” è uno dei suoi intercalari – per farvi capire il tipo.

Si tratta di un romanzo tentacolare, ricchissimo di particolari, una sfida logica al lettore con continui colpi di scena e nuovi indizi da aggiungere al faldone. Pur non essendo il mio genere – amo atmosfere più narrate, e personaggi un po’ meno al completo servizio della trama – si tratta di un libro (e di un autore) fondamentali per comprendere la storia del romanzo giallo. 

Nota: Carr fu molto amico di Conan Doyle e poi del figlio Adrian, scrivendo una delle biografie più complete su zio Arthur.

Volete un delitto della camera chiusa con Sherlock? Leggete “L’avventura della banda maculata” e “L’avventura del piede del diavolo”.