“Moriarty The Patriot” di Ryōsuke Takeuchi

Il primo di 14 manga in formato tankōbon che racconta la storia della nemesi di Holmes con un taglio decisamente inaspettato.

Partiamo dal presupposto che non so niente di manga. Mi sembra una premessa doverosa nel caso dovessi fare delle considerazioni che, ad un occhio esperto, apparissero folli e sconclusionate. Metto le mani avanti per non cadere indietro, come si dice. Questo è anche il motivo per cui sarò un po’ didascalica con i termini, cercando di parlare anche a chi parte da zero in questo “mondo”. Voglio anche dire, però, che questa forma di narrazione che ho sempre ritenuto “incomprensibile” (e non so bene come mai) inizia ad affascinarmi moltissimo, ma magari ne riparleremo, adesso chiacchieriamo di Moriarty.

Moriarty chi?

Moriarty the patriot è il primo capitolo di una storia che si sviluppa e si conclude in 14 manga (termine che indica semplicemente i fumetti in giapponese) scritti da Ryōsuke Takeuchi e illustrati da Hikaru Miyoshi. Le pubblicazioni iniziarono prima su una rivista nel 2016 ma solo nel 2020 i vari capitoli vennero riuniti e pubblicati nella versione tankōbon (quella che vedete in foto, e che raccoglie i singoli capitoli apparsi negli anni). Insomma, tutto sommato si tratta di una pubblicazione piuttosto recente.

Quella narrata da Takeuchi è la storia della genesi di James Moriarty ossia il nemico di Sherlock Holmes, ma prima di continuare è giusto specificare che in questa narrazione a fumetti c’è poco di “canonico”.

Facciamo un passo indietro. Del “Napoleone del crimine” – come lo definisce Holmes – Conan Doyle, infatti, accenna davvero poco, men che meno ne tratteggia una storia precedente agli incontri con Holmes. Sappiamo solamente che è geniale, tanto da rivaleggiare alla pari con Sherlock, che è un genio della matematica che a 21 anni ha già scritto un teorema del binomio e che sicuramente è al centro di una rete di atti criminali ai quali però è praticamente impossibile collegarlo. Holmes lo definisce anche come un “ragno al centro della tela”: ne è chiaramente affascinato eppure il suo obiettivo è toglierlo di mezzo, ne più, ne meno.

Rimane il fatto che la figura di Moriarty ha comunque colpito moltissimo l’immaginario di tutti i lettori di Sherlock Holmes anche se, in sostanza, lo troviamo citato soltanto in due occasioni all’interno del Canone: la prima nel racconto “Il problema finale” ambientato alle cascate svizzere di Reichenbach, e la seconda nel romanzo “La valle della paura”.

Moriarty è il lato oscuro di Holmes, secondo alcune interpretazioni, una sorta di doppio malvagio che anche fisicamente ne ricorda i tratti, un personaggio che rappresenta quella china pericolosa nei tortuosi gorghi neri del crimine che Holmes non ha percorso pur avendone certamente le capacità e, forse, anche l’inclinazione.

LA TRAMA

La storia di Moriarty The Patriot si apre narrando la vicenda della famiglia del conte Moriarty, parte di una nobiltà inglese di epoca vittoriana che è avviluppata stretta ai propri privilegi come me al condizionatore in piena estate. Ma ecco due orfani, William e Louis, che vengono adottati dalla famiglia grazie alle insistenze di uno dei figli di sangue, Albert. I due però non sono affatto trattati con amore e nemmeno con decenza: sono dei piccoli camerieri che, alla bisogna, vengono anche un po’ presi a schiaffoni. Ma quella famiglia non sa che William, il più grande, ha una teoria molto precisa sul “male”: va estirpato, i cattivi uccisi, anche se sono nobili. Un progetto semplice che è condiviso anche dal figlio Moriarty “vero”, Albert, che mal sopporta la famiglia e la classe nobile tutta, e il suo modo di intendere la vita e le relazioni con gli altri.
I tre ragazzi si coalizzeranno: grazie alla mente straordinaria di William – che si definisce un “consulente del crimine” – i loro propositi di ripulire l’Inghilterra cambiandone l’assetto sociale. potrebbero essere molto meno impossibili da realizzare di quanto si creda.

Due pagine estratte dal volume 1 di Moriarty The Patriot: sulla destra il colonnello Moran che gioca a carte, sulla sinistra il buon James Moriarty.

MA COM’È QUESTO manga, QUINDI?

La storia, anche se all’inizio ho fatto seriamente fatica a capire chi era chi, decolla quasi subito. Il gancio narrativo del personaggio di Moriarty è originale e non scontato, in più permette una tridimensionalità della lettura di quello originale che mi piace molto e che è anche credibile. I “giochi” attraverso i quali opera il trio sono come dei gialli “cattivi” al contrario dove, invece di risolvere un caso di omicidio, si crea una rete di situazioni, collegamenti e spargimenti di prove e false piste al fine di compiere un delitto (o più di uno) senza lasciarne nessuna traccia.
Quello che lascia spiazzati (se non si è avvezzi ai manga) è la caratterizzazione dei personaggi che sono – lo so, sembra scemo dirlo – in pieno stile manga. Contando che una delle poche cose che Doyle ci ha raccontato di Moriarty è che si tratta di un uomo parecchio bruttarello e inquietante, vederlo in versione bionda, aggraziata e fisicata, ossia in una forma bishōnen (ossia “bel ragazzo” , termine che però è un po’ impreciso perché nella cultura giapponese indica un personaggio che incarna l’ideale dell’amante omosessuale mentre in occidente lo usiamo anche per i personaggi etero rappresentati in questo modo) un po’ spiazza. Ma i manga sono così: è necessario andare oltre ed immergersi in questa rappresentazione scollandosi di dosso l’idea di rivedere qualcosa di familiare (a parte le ambientazioni).

Nonostante i manga siano una bella spesa (un numero costa 4,90 /5,90 ma si legge in circa 1 ora, 1 ora e mezza se siete un po’ presbiti) io sono curiosa come una scimmia e temo andrò avanti con i prossimi volumi, anche perché – leggo in giro – prima o poi il biondino incontrerà Holmes e non vedo l’ora di scoprire cosa succederà.

Consigliato: sì, a chi è curioso e non troppo “schizzinoso” riguardo al Canone
Adatto agli sherlockiani: nì
Da leggere più volte: se non altro per porre maggior attenzione ai disegni

Ryōsuke Takeuchi e Hikaru Miyoshi (illustrazioni)
Moriarty The Patriot – 1
Panini Comics
Euro 4,90